14 Maggio 1969

Cate Blanchett

TANTI AUGURI

Cate Blanchett

UN BUON NON COMPLEANNO

Galadriel, Il signore degli anelli

Cate/Shelly, Coffee and Cigarettes

Susan Jones, Babel

Prima le signore, questo è certo, ma oggi festeggia anche l’eccelso Tim Roth.

Non hai l’età per amarmi

LA REALTÁ – In principio fu Demi Moore, seguita a ruota da Vivica Fox e Madonna. In realtà però, se ci concentrassimo meglio, la lista delle famosissime over 50 con baby-fidanzato al seguito si allungherebbe a dismisura. Ci hanno fracassato – perdonate il francesismo – con i miracolosi benefici che un giovane e aitante fidanzato può portare nella vita di una signora. C’è però chi ha preso il consiglio come una vera e propria missione. Portandola all’eccesso. É il caso dell’assistente sociale Elena, 30 anni, arrestata a Milano dai carabinieri con l’accusa di molestie su minore. Le era era stata affidata infatti la cura di un ragazzo difficile di 14 anni, con cui la donna avrebbe intrecciato una relazione sessuale. D’accordo, l’amore non ha età, ma per la miseria, un’occhio alla carta d’identità non sarebbe una cattiva idea.

Diario di uno scandalo.

DIARIO DI UNO SCANDALO

Regia: Richard Eyre

Con: Judi Dench, Cate Blanchett, Bill Nighy

Genere: Drammatico

Durata: 92 minuti

LA FINZIONE – Un segreto, rimane tale solo se lo sa una persona. Nel momento in cui lo si condivide, non lo si può più chiamare così. Diventa complicità certo, ma anche rischio, alle volte addirittura trappola. Ed è proprio una ragnatela, ricamata ad arte dall’arcigna professoressa Barbara (Judi Dench), quella in cui cade la giovane insegnante Sheba (Cate Blanchett). Rea di aver intrecciato una torbida, quanto illegale, relazione con un alunno adolescente, confida i suoi peccati alla collega. Ma la mano che sembra tesa ad aiutarla, diventerà presto un dito ferocemente puntato e immerso nella piaga.

Judi Dench è uno dei miei miti personali. Ha il potere quasi arcaico di terrorizzare lo spettatore con un semplice sguardo, con un impercettibile movimento delle labbra. Una maschera di terracotta, di tradizionale reminescenza, felicemente contrapposta al volto di porcellana della bellissima Cate Blanchett.

La prima volta può essere fortuna, la seconda no. Già nel 2001 entrambe le attrici, nello specifico Judi Dench e Kate Winslet, scelte da Richard Eyre come interpreti del suo film «Iris – Un amore vero», erano state nominate all’Oscar. Dopo cinque anni al regista inglese riesce la stessa impresa. Candidate infatti agli Academy sia la Blanchett (attrice non protagonista), sia la Dench (protagonista). Purtroppo però in tutti e due i casi nessuna statuetta è stata conquistata. Forse l’importante è partecipare. Forse.

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